Quantcast
Channel: Oliviero Beha » riforma costituzionale
Viewing all articles
Browse latest Browse all 16

Essere Benigni al tempo del colera…

$
0
0

Roberto Oscar Benigni insiste, il suo schieramento – certamente disinteressato… – per il “sì” senza motivazioni originali, cioè degne del suo spiritaccio guitto e saputo insieme, non ce lo fa mancare a 2 mesi dal voto. E’ legittimo, ci mancherebbe altro. Se lui insiste, insisto anch’io e ripropongo ciò che ho scritto qui (non ho potuto altrove…) sul tamburo il 2 giugno scorso, festa della Repubblica, di lui che contemporaneamente rileggeva la Costituzione ed esternava (a sorpresa? Chi lo conosce sostiene di no…) pro Renzi. Caro Roberto, il tutto, cioè il marchingegno renziano qualunque opinione se ne abbia in punta (e tacco) di diritto, ha ottenuto un risultato certo: l’Italia spaccata comunque, chiunque vinca, e su un tema decisivo per unire, cioè la madre di tutte le leggi, la Costituzione. Se tu avessi sostenuto questo, magari aggiungendo che per questo non avresti votato, beh, ti avrei preso sul serio. Così sembra davvero un suicidio intellettuale e dunque artistico, il boicottaggio di te stesso,come se tu andassi in tv a dire quello che  pensi davvero di Dante, cioè che era in definitiva un poveraccio strimpellatore di endecasillabi in terzine stronzesche… Peccato, ci mancherai…
o.b.

**********************
La vita è bella: la sua

E bravo Roberto, che si incarica di confermare la bontà della celebre sentenza di Nietzche, “Si diventa solo ciò che si è”. Che sarà successo negli ultimi giorni, da quando era diventata di dominio pubblico la notizia che Benigni, l’esperto dicitore della Costituzione che lui riteneva – e ritiene (!?!) – “la più bella del mondo”, l’avrebbe interpretata in una prima serata della Rai, ieri, per la festa della Repubblica? Forse si sarà materializzato Ermes, o qualche altra divinità greca particolare, anche solo faunistica o floreale,per suggerirgli che andava corretto in extremis il tiro? Così ieri il toscanaccio di “Berlinguer ti voglio bene” ha messo in scena una “sana” trasformazione del concetto, facendoci sapere che “sul voto di ottobre il cuore mi farebbe optare per il no ma con la mente sceglierò il sì”. Una specie di Gramsci rovesciato, l’ottimismo (la convenienza) della ragione e il pessimismo (la gratuità) della volontà. Caro Roberto, tu, quello che faceva il monologo del “Cioni Mario” quarant’anni fa senza occhiali per non emozionarsi davanti al pubblico, davvero ci stai prendendo per il sedere. Avrei rispettato molto di più un tuo serio cambiamento d’opinione, senza tante ciance, motivando il tutto, e non questa pantomima da “attore” sul cuore e sulla mente. Votare sì è legittimo, da qualcuno condivisibile da molti (mi auguro) no, ma canzonarci francamente è troppo. Anche perché dietro la tua presa di posizione si accoccoleranno tutti quelli che pensano che chi non vuole questa riforma della Costituzione sia passatista, retrogrado, conservatore, immobilista. Non è così, caro anagrafico figlio costituente: la Costituzione se non si deve certamente si può riformare dopo settant’anni, ma bisogna vedere da chi e come, ed è questo il punto centrale. Ma tornando a Nietzche, in realtà forse dobbiamo prendere questo tuo giro di vento come un’affermazione di libertà. Sei sempre stato così ed adesso hai finalmente il coraggio di dircelo.

o.b.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 16

Trending Articles